Autore: Manuela

caffè

Riusciresti a rinunciare al caffè?

Hai mai pensato a cosa faresti di più difficilmente a meno? Ok Si può vivere senza glutine, il latte o i latticini.  Senza la carne o il pesce.  Si può smettere di fumare o rinunciare ad un po’ di relax per iscriversi in palestra…. ma riuscireste a rinunciare al tuo caffè per due settimane?  Per qualcuno di voi probabilmente sarebbe molto difficile ma cerchiamo di capire i due lati della medaglia.

tazza caffè
I benefici del caffè

Non sono pochi gli studi che evidenziano gli effetti positivi del caffè sulla salute.  Sappiamo bene come il caffè abbia un effetto tonico e stimolante la funzionalità cardiaca e il sistema nervoso centrale.  E’ questo il motivo per cui lo beviamo alla mattina appena svegli e questo il motivo per cui si aggiunge al latte che di per sé possiede un’azione sedativa per il contenuto di calcio. Il caffè stimola la secrezione gastrica, è questo il motivo per cui molte persone lo bevono dopo pranzo o dopo cena.  Possiede un effetto lipolitico e anoressizzante,  ma solo se assunto ad alte dosi e generalmente come farmaco.  Inoltre il caffè è ricco di antiossidanti e polifenoli Tuttavia se dobbiamo proprio fare una scorpacciata di antiossidanti e polifenoli forse è meglio pensare a frutta e verdura.  Al di là della scienza vi è un innegabile sensazione di benessere che può derivare da una tazzina di caffè che può spezzare una mattinata monotona,  animare un break con amici, senza dimenticare il profumo, il retrogusto l’energia e la lucidità mentale che dona.  Ancora di più a chi ha poca energia per una tiroide ipofunzionante o surrenali scariche.

 Il caffè fa bene a tutti?

Non proprio.  Ognuno di noi può avere una reazione diversa, alcuni possono sentirsi nervosi altri carichi per ore alcuni riferiscono di sentirsi bene per un paio di ore soprattutto grazie al Picco di dopamina ma dopo la loro energia e il loro livello di attenzione inizierà a calare rapidamente.  Ma ecco Una chicca:  Il caffè è metabolizzato nella fase 1 della detossificazione epatica e alcune persone hanno difficoltà ad attivare questa fase di detossificazione e per questo vengono chiamati metabolizzatori lenti.  Quando ciò avviene può manifestarsi subito con agitazione e irritabilità o a distanza di qualche ora con problemi digestivi o del sonno.  Se hai una malattia della tiroide, una tiroide di Hashimoto, se le tue surrenali sono scariche o soffri di insonnia ansia vampate è importante essere consapevoli degli effetti negativi che può provocare il caffè per poter fare la sua scelta consapevole.

Quali sono i problemi legati al caffè ?

Può innalzare i livelli di zuccheri nel sangue, ovvero la glicemia

Ciò è particolarmente pericoloso per persone con ipoglicemia (bassi livelli di zuccheri) che si sentono nervose affannate o insopportabili quando hanno lo stimolo della fame.  Le fluttuazioni di zuccheri nel sangue causano picchi di cortisolo che non solo possono esaurire le surrenali ma disregolano il sistema immune.  E questo non è particolarmente desiderabile per chi ha dei surreni scarichi un Hashimoto o Graves.  Questi picchi di cortisolo sono anche fortemente pro infiammatori.  Attenzione questo si verifica anche se non si aggiungono zuccheri al caffè.  Il caffè amaro anzi stimola ancora di più la funzione epatica, è per questo che chi beve il caffè in questo modo avverte uno stimolo alla vigilanza ancora maggiore.

Il caffè può aumentare il desiderio di zuccheri e carboidrati

Come risultato di quanto sopra, ovvero aumento dei livelli di zucchero quando i livelli di zucchero scendono abbiamo bisogno di una correzione di emergenza per riportarli a livelli normali.  Ecco perché le persone che bevono caffè a colazione e prediligono una colazione dolce hanno un craving per i carboidrati alle ore 11.

Il caffè contribuisce al reflusso gastrico e ai danni intestinali e alla disbiosi

Il caffè stimola il rilascio di gastrina, il principale ormone secreto dallo stomaco e accelera il transito intestinale.  Il caffè può anche stimolare il rilascio della bile (ecco perché molte persone corrono in bagno dopo aver bevuto caffè) o degli enzimi digestivi.  In una persona con una digestione sana questo non è un grosso problema.  Tuttavia per le persone con una condizione autoimmune e una sottostante la digestione compromessa ciò può causare un ulteriore danno all’intestino.

Il caffè può contribuire all'esaurimento delle surrenali (adrenal fatigue)

Il caffè stimola il surrene a rilasciare più cortisolo il nostro ormone dello stress. Questo è uno dei motivi per cui sperimentiamo uno splendido ma temporaneo Plus di energia dopo una buona tazzina di caffè.  Tuttavia bere il caffè in una condizione di esaurimento surrenalico è come gettare benzina sul fuoco.  Ed è questa una condizione molto frequente in persone con ipotiroidismo.  Quello che molti di noi non sanno è che i nostri surreni esauriti sono spesso causa di un aumento di peso inspiegabile, problemi di sonno, depressione e stanchezza.

Il caffè peggiora la sindrome premestruale e la mammella fibrocistica

Inoltre è ben documentato che il caffè può contribuire all’estrogeno dominanza,  sia nella donna che nell’uomo con una miriade di conseguenze e sintomi che può determinare questo stato di eccesso relativo di estrogeni rispetto agli altri ormoni (progesterone nella donna e testosterone nell’uomo).

Il caffè influisce la conversione degli ormoni tiroide da T4 a T3

Il caffè influisce sull’assorbimento della levotiroxina, ormone tiroideo sintetico e tiroide secca. Questo è il motivo per cui i pazienti tiroidei devono prendere la loro complessa ormonale sostitutiva almeno un’ora prima di bere il caffè.   L’aspetto indiretto ma importante è che il caffè contribuisce alla dominanza estrogenica citata sopra e la dominanza estrogenica inibisce la conversione da T4 a T3.

Il caffè cross reagisce col glutine

Il 50% delle donne con sensibilità al glutine sperimentano anche una cross reattività con altri cibi fra cui la caseina nei prodotti lattiero caseari, mais, caffè e quasi tutti i grani. Questo avviene perché le loro strutture proteiche sono simili.

Il caffè è altamente infiammatorio

Qualsiasi medico funzionale o di medicina integrata direbbe che la maggior parte delle malattie moderne sono causate dall’infiammazione o meglio dall’infiammazione cronica. Il ruolo della caffeina sull’infiammazione è controverso, alcuni studi mostrano che la caffeina è un contributo significativo allo stress ossidativo e all’infiammazione dell’organismo. A

Il caffè può contribuire allo sviluppo delle osteoporosi

E’ ben noto che il caffè è in grado di modificare il PH del nostro organismo riducendolo  e quindi rendendolo più acido. Un PH basso, ovvero un corpo più acido, può contribuire all’osteoporosi.  Diversi studi scientifici hanno confermato che l’uso abituale di caffè nelle donne in post menopausa è stata una delle cause di osteoporosi.

Il caffè può determinare Insonnia o un sonno non ristoratore

Questo tuttavia dipende dall’individuo e dalla sua capacità di metabolizzare la caffeina.  Alcune persone possono dormire un sonno profondo e ristoratore anche se bevono il caffè alla sera, mentre altri non riescono anche se smettono di bere il caffè a mezzogiorno. Uno studio scientifico ha dimostrato che 400 mg di caffeina presa sei ore prima di coricarsi ha importanti effetti distruttivi sul sonno e sostiene le raccomandazioni sull’igiene del sonno che prevedono di astenersi dall’uso e la caffeina per un minimo di 6 ore prima di coricarsi. E’ facile scoprire se il caffè ha un impatto sul tuo sonno.  Basta rinunciare a bevande che contengono caffeina per cinque giorni e allora sarà il tuo corpo a dirlo. I primi due giorni saranno duri ma  questo ti dirà qualcosa di importante su questa vera e propria sostanza da Addiction o no?  Poi sarai tu a decidere se il  caso ridurre… Il caffè oppure di mantenerlo.

E a proposito del decaffeinato…?

Il caffè decaffeinato non è totalmente privo di caffeina, ne contiene infatti al massimo 0,1% contro il 1,52% prima della decaffeinizzazione.  S tratta quindi di un caffè che tramite i processi ha perso circa il 97% della caffeina. In base alla legislazione attualmente vigente un caffè può essere considerato decaffeinato solo se il quantitativo di caffeina è inferiore allo 0,1% sul prodotto secco.

Metodo IN LINEA DONNA

Qui al Golden Beauty non ci sono pacchetti preconfezionati uguali per tutti e non c’è un regime alimentare unico che vada bene a qualsiasi donna. Il nostro metodo si fonda su un’accurata consulenza iniziale che serve per capire quali sono i trattamenti e i macchinari più adatti ad ogni singola esigenza, nonché per suggerirti nuove e salutari abitudini alimentari e di vita che ti permetteranno di risolvere i tuoi problemi di peso forma, inestetismi e benessere.

Perciò cosa aspetti?

Inestetismi e onde acustiche

A cura di Ada Florio – Beauty Specialist specializzata in dimagrimento e rimodellamento corpo

Probabilmente ti sarà capitato di sentire parlare di estetica e di tecnologie inerenti ad essa e saprai benissimo quanto queste ultime siano importanti nei programmi di rimodellamento del nostro corpo.

Proprio per questo motivo, nel nostro istituto esiste una combinazione di tecnologie tale da poter fare davvero la differenza nei risultati.

Il corpo è una macchina in costante evoluzione e come tale va trattato con cosmetici efficaci e diversi macchinari all’avanguardia che ci aiutano a raggiungere l’obiettivo prefissato nella consulenza iniziale e nei successivi controlli.

Come ben sappiamo gli inestetismi più diffusi sono la cellulite e l’adiposità localizzata, quindi in questo articolo parleremo dell’ultimo strato di pelle, l’IPODERMA, costituito da cellule adipose e nel quale sono presenti anche fibre di collagene ed elastina responsabili del tono e dell’elasticità della pelle.

Per contrastare la cellulite o l’adiposità localizzata dobbiamo dunque poter utilizzare tecnologie in grado di arrivare all’IPODERMA e alle sue cellule, gli ADIPOCITI, che in questo caso aumentano di volume. Se l’adiposità è un semplice ingrossamento delle cellule adipose, la cellulite è invece una vera e propria alterazione di tutto il tessuto cutaneo che partendo dallo strato adiposo (la zona della cute profonda) si estende man mano agli strati superiori DERMA ed EPIDERMIDE.

Quando in un programma di trattamenti ci troviamo a dover trattare inestetismi come questi, spesso ricorriamo anche all’uso delle ONDE ACUSTICHE. L’onda acustica è un’onda meccanica generata attraverso un ritmo pneumatico e si propaga in modo radiale con penetrazione fino a 50mm. Il trattamento non è invasivo e viene eseguito con un manipolo direttamente sulla zona da trattare.

L’onda acustica agisce su:
  • maggiore circolazione locale
  • omeostasi dei fluidi corporei (aumento di ossido nitrico responsabile della vasodilatazione e del controllo del contenuto locale di sodio)
  • aumento del metabolismo cellulare nel tessuto adiposo
  • riduzione della fibrosi nel tessuto con cellulite
  • aumento del tono del tessuto connettivo (neo-collagenesi)
Gli effetti dell’onda acustica sono:
  • drenante
  • migliora il microcircolo
  • riducente (adipe)
  • riducente delle fibrosi (cellulite)
  • rassodante (neo-collagenesi)

Il trattamento con le onde acustiche presenta diversi vantaggi. E’ un trattamento veloce e le seduto sono di breve durata, è sicuro, si possono trattare sia piccole zone localizzate sia zone più estese.

Il ciclo di trattamenti prevede dalle 6 alle 8 sedute ma si riscontra un ottimo risultato già dalla prima seduta e si prevede un miglioramento dei risultati fino a 3 mesi dopo la fine del ciclo di trattamenti.

Risultati dopo la prima seduta:
  • aumento dell’elasticità cutanea del 50%
  • aumento della compattezza del tessuto
  • miglioramento del microcircolo con effetto di leggerezza agli arti
  • aumento della diuresi nelle ore e nei giorni successivi al trattamento
Risultati nel tempo:
  • diminuzione visiva dell’aspetto a buccia d’arancia dopo 3/4 sedute
  • rimodellamento della zona trattata dopo 6/8 sedute
  • incremento della qualità dei risultati fino a 3 mesi dopo il termine del ciclo di trattamenti.

Vi aspettiamo in Istituto per farvi conoscere questo ed altri fantastici trattamenti tutti personalizzati e latamente performanti.

Allergie di stagione e alimentazione: c’è una correlazione?

Ci siamo, la Primavera è arrivata e oltre a portare con sé il sole e i colori come sempre porta anche l’inizio dell’incubo per i soggetti allergici. Spesso assumere farmaci per l’allergia ed evitare di uscire all’aria aperta quando i livelli di polline sono alti, contribuiscono alla risoluzione dei sintomi più severi.  Quello che spesso non si sa, o viene sottovalutato, è che anche la nostra alimentazione quotidiana può rivelarsi un valido aiuto per cercare di contrastare gli effetti dell’allergia.  Come?  Lo sapevate che anche evitare di mangiare alcuni cibi può aiutare nella riduzione dei tipici sintomi?  Eh si,  certe pietanze possono aggravare tosse,  muco e congestione nasale, tipici delle allergie stagionali.  In linea generale appare necessario seguire le raccomandazioni per una corretta alimentazione, che si traduce in:  riduzione di grassi soprattutto di origine animale,  di bevande e alimenti ricchi di zuccheri e nell’assunzione di adeguate porzioni di frutta e verdura.

Una raccomandazione fondamentale è quella di evitare gli alimenti implicati nella reazione crociata soprattutto per il periodo a rischio della stagione delle allergie che varia a seconda del polline a cui si è allergici. La cross-reattività è una reazione del sistema immunitario determinata dalla combinazione di due o più allergie ed è determinata dal fatto che due sostanze, una ambientale ed una alimentare, possono contenere allergeni strutturalmente simili tra loro (panallergeni)  ed innescare pertanto una reazione immunologica simile.  Ad esempio chi risulta allergico alle graminacee dovrebbe fare attenzione a cibi quali melone, anguria, kiwi, pomodoro, frutta secca, pesca e albicocca.  Questo non vuol dire eliminare tutti questi alimenti ma semplicemente tenere in considerazione la possibilità di una cross reazione se durante il periodo di fioritura delle graminacee la persona avverte altri sintomi in seguito all’ingestione degli alimenti sopracitati (come prurito o bruciore al palato o alle labbra,  gonfiore al viso e orticaria). 

Un’altra possibile cross reazione si ha tra il polline di betulla e alimenti come mela, pera, fragole, lampone, prugna, pesca, albicocca, sedano, carota e finocchio.

Latticini che addensano il muco
Durante la stagione delle allergie è utile anche ridurre il consumo di latticini. Alcuni cibi Infatti addensano il muco prodotto dal corpo, questo muco ha una funzione importante ossia quella di difendere l’organismo da sostanze estranee potenzialmente dannose. Il muco è una secrezione viscosa che ricopre le membrane del corpo e che contiene enzimi antisettici e immunoglobuline. Il muco dovrebbe essere limpido e fluido per aiutare a liberare il corpo dagli allergeni. Quando il muco si addensa e non fluidifica, gli allergeni rimangono intrappolati invece di essere eliminati attraverso il naso e la bocca. Gli esperti confermano che il latte e latticini come formaggio, gelati che contengono latte, panna, burro, latte condensato e yogurt contribuiscono ad addensare il muco il che rende la gola maggiormente irritata e le vie respiratorie congestionate.

Alimenti e istamina
Si tratta di alimenti che possono peggiorare ed amplificare i sintomi allergici aumentando il rilascio di istamina nel flusso sanguigno. Fanno parte di questa categoria:  fragole, agrumi, banane, ananas, lamponi, pomodori, spinaci, frutta secca, legumi, formaggi fermentati, cioccolato, bevande fermentate, crostacei. E’  importante quindi sempre leggere attentamente le etichette alimentari.  Durante la lavorazione industriale è possibile che alcuni allergeni possano contaminare il prodotto finale perché presenti in azienda o sulla stessa linea produttiva, l’eventuale rischio di contaminazione deve essere riportato con apposita dicitura sull’etichetta alimentare.

Consuma alimenti più naturali possibile
E’ stato dimostrato che alcuni additivi chimici usati durante i processi di lavorazione industriale (addensanti, conservanti, coloranti) possono scatenare reazioni allergiche soprattutto quando vengono consumati in grandi quantità.

E’ quindi consigliabile scegliere alimenti che contengono meno additivi alimentari possibili (anche essi obbligatoriamente elencati nella lista ingredienti riportati su ogni etichetta alimentare).

In sintesi
Risulta necessario sottolineare che non tutte le persone allergiche ai Pollini hanno necessariamente un’allergia crociata agli alimenti e che non tutti gli alimenti elencati possono dare allergie nella singola persona. Per questo ti consiglio prima di variare la tua alimentazione di contattare il tuo medico curante che saprà indicarti la dieta giusta da seguire allo scopo di ridurre la sintomatologia allergica e al tempo stesso limitare il rischio di squilibri nutrizionali. 

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Contrasta i disturbi della menopausa con l’attività fisica

L’attività fisica e il movimento sono da sempre essenziali per mantenerci in salute e in una buona forma fisica. Questo è ancora più vero in menopausa, dove un po’ di esercizio costante può giocare un ruolo importante per contrastare i disturbi tipici di questa fase della nostra vita.

5 MOTIVI PER FARE ATTIVITA’ FISICA IN MENOPAUSA

1. Manteniamo il peso ideale e contrastiamo il sovrappeso

In menopausa, a causa del cambiamento dei livelli ormonali, il nostro metabolismo tende a rallentare e aumentiamo di peso più facilmente: l’esercizio fisico non solo ci aiuta a consumare le calorie in eccesso, ma, in associazione ad una dieta equilibrata, mantiene attivo il nostro metabolismo ed è utile a bruciare i grassi in eccesso.

2. Miglioriamo la pressione arteriosa e agiamo positivamente sui livelli lipidici e glicemici presenti nel circolo sanguigno

Fare attività fisica aiuta infatti a ridurre il colesterolo totale, ad aumentare il colesterolo buono (HDL) e a ridurre i trigliceridi. Inoltre il movimento svolge un’azione favorevole sulla tolleranza agli zuccheri, riducendo il rischio di diabete. Tutti questi aspetti ci aiutano ad abbassare il rischio di malattie cardiovascolari.

3. Rallentiamo l’invecchiamento di muscoli, ossa e articolazioni

I muscoli mantenuti in allenamento sono soggetti a lesioni in misura minore e garantiscono un ottimo supporto ad ossa e articolazioni durante il movimento. L’attività fisica contrasta inoltre la perdita di massa ossea, incrementa la densità delle ossa e previene in tal modo l’osteoporosi, mentre le articolazioni, grazie la continuo movimento, continuano ad essere lubrificate, rimangono più elastiche ed invecchiano più lentamente.

4. Riduciamo lo stress, preveniamo l’ansia e combattiamo l’insonnia

Con l’esercizio fisico aumentano infatti i livelli di catecolamine e di beta-endorfine, i cosiddetti ‘ormoni della felicità’ che svolgono un effetto positivo anche sull’umore.

5. Contrastiamo i principali disturbi legati alla menopausa come mal di testa, irritabilità e vampate di calore

Quale tipo di attività fisica è consigliata in menopausa? L’allenamento di resistenza ha dimostrato di essere di beneficio per i neofiti di qualsiasi età, ma diventa ancora più importante quando le persone raggiungono la mezza età. La ricerca dimostra che l’allenamento con i pesi non solo aumenta la massa muscolare ma migliora tutto, dalle funzioni cognitive alla salute, dal controllo del glucosio alla sensibilità all’insulina, preservando il metabolismo e creando un miglior ambiente ormonale nel corpo. In effetti, l’allenamento di resistenza porta ad una riduzione complessiva del rischio di mortalità per tutte le cause.

Questo tipo di allenamento si rivela davvero efficace con chiunque abbia più di 40 anni. Per gli uomini, questo è quando i sintomi dell’andropausa iniziano a provocare il caos sul loro fisico e sulla loro salute potenzialmente causando aumento di peso, perdita muscolare, perdita del desiderio sessuale e problemi con l’umore e le funzioni cerebrali. E’ lo stesso per le donne nel periodo peri-menopausale e in menopausa quando la produzione di ormoni, gli estrogeni in particolare, nelle ovaie, nelle cellule di grasso e nelle ghiandole surrenali cambia. Ciò può comportare perdite nella massa muscolare e ossea, e se inattive, può portare all’aumento di peso.

Ma lo sviluppo della massa muscolare e della forza attraverso l’allenamento di resistenza ha dimostrato di svolgere un ruolo importante nel miglioramento dei problemi associati alla menopausa e all’andropausa.

In che modo può aiutare l’esercizio di resistenza?

L’esperienza di ogni donna in menopausa è diversa e l’entità dei suoi sintomi differirà ampiamente. Tuttavia, uno dei principali vantaggi dell’esercizio di resistenza è il mantenimento e miglioramento di un grasso corporeo sano, attraverso la costruzione di muscoli e la perdita di grasso. Mentre molti dei sintomi sono inevitabili in natura, l’esercizio di resistenza può contrastare l’aumento di peso indesiderato e aiutare a combattere contro l’aumento del rischio di malattie cardiovascolari e diabete. Più specificamente può aiutare a preservare la salute delle ossa che diminuisce con la perdita di estrogeni prodotti dalle ovaie. Inoltre, gli aumenti dell’infiammazione sistemica possono essere contrastati da efficaci programmi di allenamento, poiché anche la ricerca lo ha sostenuto.

Uno studio sull’esercizio di resistenza su donne in post-menopausa di durata superiore a 12 settimane ha mostrato una riduzione dei marker di infiammazione acuta e cronica, nonostante non vi siano cambiamenti nella composizione corporea (la dieta non è stata controllata nello studio). Quest’ultimo punto forse esemplifica l’impatto positivo che l’allenamento di resistenza può avere su questo gruppo di persone: i benefici della riduzione dell’infiammazione per una donna che invecchia sono enormi in termini di sintomi della menopausa, funzione cerebrale, rischio complessivo per la salute e arresto della sarcopenia.

Conclusione

La mezza età è quando la maggior parte degli uomini e delle donne inizia a vedere la propria salute e la propria forma fisica degradarsi. Gli effetti dell’andropausa negli uomini e della menopausa nelle donne possono influenzare la massa muscolare, la forza ossea e portare ad un aumento di peso. L’introduzione di un regolare allenamento di resistenza può migliorare notevolmente i problemi ormonali e infiammatori nelle persone anziane, che è fondamentale per preservare e aumentare la massa muscolare, rallentare la sarcopenia (perdita di massa muscolare) e aumentare la perdita di grasso.

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La massoterapia: cos’è e a cosa serve?

La manipolazione dei tessuti molli è una tecnica universale di facile applicazione e disponibilità che ha uno scopo terapeutico sportivo e rilassante. Il massaggio è essenziale in fisioterapia per preparare o terminare una terapia eliminare o ridurre il dolore e quindi migliorare la qualità della vita del paziente, oltre ai suoi grandi benefici il massaggio consente al paziente di stabilire un clima di fiducia nei confronti del proprio fisioterapista aiutando a eseguire un trattamento efficace in un ambiente rilassato.

Esistono molti tipi di massaggi che utilizzano manovre diverse, ognuno con caratteristiche che li distinguono in termini di tecnica, indicazioni, controindicazioni ed effetti fisiologici.

In questo articolo conoscerai alcuni tipi di massaggi e imparerai a differenziarli.

Che cos'è la massoterapia?

Consiste in una serie di movimenti eseguiti dalle mani del terapeuta sulla superficie corporea del paziente. In altre parole è la manipolazione dei tessuti molli il cui scopo principale è quello di alleviare il disagio in diverse parti del corpo, causato da vari fattori come traumi, cattiva postura e stress tra gli altri.  La parola massaggio può avere differenti origini dall’arabo Mass che significa toccare delicatamente, strofinare delicatamente;  dal greco Massein che significa impastare, strofinare o sfregare;  dalle ebraico Mashech  il suo significato è palpare, tastare; e dal francese Masser il cui significato è quello di impastare, strofinare, ammassare. Si tratta di una tecnica che ha origini antiche e che ai tempi veniva associata a proprietà curative magiche.Ha poche controindicazioni ed effetti collaterali è facile da applicare ma occorre avere una profonda conoscenza dei tipi di tecniche, degli obiettivi di ciascuna e delle forme di applicazione.

Effetti fisiologici del massaggio terapeutico

Il massaggio è uno strumento potente a beneficio del complesso psicofisiologico del paziente.  Ecco gli effetti positivi generali dell’applicazione del massaggio:

  •  riscaldare stimolare e sviluppare la muscolatura
  •  stimolare o calmare il sistema nervoso ( effetto analgesico)
  •  rilassare i muscoli
  •  migliorare le aderenze rendere i tessuti più flessibili
  •  migliorare la circolazione eliminando le tossine
  •  migliorare il benessere psicologico

La massoterapia in pillole

Da un intervista al Dott. Martignoni.

Il massaggio terapeutico dei muscoli è una pratica volta a eliminare le contratture e a ripristinare il normale tono muscolare e svolgere un’azione lenitiva nei confronti del dolore.  La massoterapia non presenta particolari controindicazioni e può avere effetti positivi anche a lungo termine soprattutto quando è associata ad altre forme di terapie (fisiche e infiltrative).

La massoterapia è una tecnica fisioterapica riabilitativa, che consiste nel trattamento di un segmento corporeo finalizzato a una riduzione della contrattura muscolare e al recupero del normotono della muscolatura a tale livello. Si tratta di tecniche di terapia manuale basate sul massaggio.  Non c’è un limite a quella che può essere l’età del paziente. Il massaggio massoterapico è indicato per la cura delle patologie muscolari legate a un aspetto prevalentemente di tipo tensivo-contrattuale e/o posturale. La massoterapia consente il recupero del normotono muscolare, della normale mobilità del segmento e quindi la riduzione di dolore. Attenuando i dolori e allentando la tensione muscolare questa pratica determina un effetto generale di rilassamento anche a livello psichico. I benefici della massoterapia sono cumulativi, nel senso che nell’arco del percorso riabilitativo si ha una progressiva riduzione dello stato di tensione e del dolore e successivamente nel lungo termine un recupero della normale funzione e la risoluzione del dolore. Alla massoterapia si possono associare diverse terapie per il recupero della  motilità articolare e del normotono della muscolatura che possono essere trattamenti di tipo prevalentemente manuale, quindi fisioterapia e manipolazioni o terapie iniettive infiltrative come la mesoterapia dove viene utilizzato un farmaco per ridurre lo stato muscolo tensivo e il dolore,  così come terapie fisiche per esempio la Tecarterapia, che oltre ad avere un effetto decontratturante simile a quello del massaggio, ha anche un effetto antiedemigeno e deflogicizzante molto efficace;  quindi può essere un coadiuvante alla massoterapia.

Osteopatia e prevenzione

Prevenzione significa ridurre notevolmente i rischi per la salute prima che i problemi si verifichino. A volte, presi dagli impegni della nostra vita, avvertiamo dolori che cerchiamo di sopportare pensando ci siano cose più importanti da fare che prendersi cura del nostro corpo. E’ normale avvertire dolori e indolenzimenti e lo stile di vita spesso sedentario può contribuire all’insorgere di problemi muscolari scheletrici favoriti anche da una postura scorretta. Un trattamento osteopatico si rivela efficace a qualunque età, dai bambini piccoli agli anziani, senza escludere donne in gravidanza e adolescenti. Tramite l’osteopatia è possibile offrire un trattamento delicato capace di portare benefici a tutto il corpo.

L’obiettivo dell’osteopatia è fare in modo che lo scheletro, i muscoli, i legamenti e il tessuto connettivo riescano a lavorare insieme in modo armonico e corretto. L’osteopatia è un sistema consolidato di assistenza alla salute che si basa sul contatto manuale per la valutazione, la diagnosi e il trattamento della persona. Si tratta di una terapia manuale  complementare alla medicina classica incentrata sulla salute della persona piuttosto che sulla malattia, si avvale di un approccio casuale e non sintomatico. L’osteopatia è particolarmente indicata per la cura delle patologie dell’apparato muscolo scheletrico in particolare quelle che riguardano la colonna vertebrale.  Inoltre è indicata per le affezioni dolorose correlate agli organi viscerali e per le problematiche occlusali della bocca che possono causare disturbi posturali. 

Nel nostro Centro Golden Beauty abbiamo a cuore la vostra salute e il vostro benessere, ecco perché ci avvaliamo di una serie di professionisti specializzati in varie discipline. Prenota ora la tua consulenza e scopri cosa possiamo fare per farti tornare in salute e in forma!

nasello

Ricetta Salata: nasello con zucchine e pesto

Ricetta Salata: nasello con zucchine e pesto

Ingredienti per porzione:

PESTO DI BASILICO

  • 200 gr basilico
  • 50 ml Olio evo
  • Sale q.b.
  • 1/2 spicchio d’aglio
  • 15 gr gherigli di noci
  • 1 cucchiaio di succo di limone

 

PESCE E ZUCCHINE

  • 140 gr di zucchine
  • 1/2 cucchiaio di succo di limone
  • Sale q.b.
  • 1 cucchiaio di olio evo
  • 170 gr di nasello
  • pepe nero macinato

 

Preparazione del pesto
Trita grossolanamente il basilico poi frullalo con le noci, il lime e l’aglio.
Aggiungi sale e olio e frulla ancora fino ad ottenere un composto omogeneo.

Preparazione pesce e zucchine
Taglia le zucchine a rondelle e lasciale marinare con olio, limone, sale e pepe. Cospargi di sale il pesce, lascia riposare poi asciugalo e spennella con olio evo.

Cottura
In una padella con olio griglia il pesce a fuoco medio-alto per qualche minuto per ogni lato. Aggiungi il pepe e servi con zucchine e pesto.

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15 segreti per perdere peso senza stress e gratis

Immagino che le parole chiave per perdere peso che ti aspetti siano sicuramente dieta, attività fisica e trattamenti in istituto.

Purtroppo però non basta…se fosse così semplice saremmo tutte magre e in forma! Come ormai sappiamo il dimagrimento non è solo questione di introito e dispendio calorico abbraccia molti più aspetti: dalla lotta ormonale allo stress, dalla psiche all’umore.

 

Allora vediamo di mettere insieme alcuni consigli che gli esperti ci mettono a disposizione che coinvolgono non solo la palestra e la dieta, sempre molto importanti non solo per la perdita di peso ma anche per uno stile di vita sano in generale.

Ecco quindi 15 consigli che spero vi aiuteranno a mettere il turbo alla vostra (e anche alla mia) rimessa in forma!

1. Tieni un diario

 Il primo consiglio utile per riuscire a perdere peso è tenere un diario,  ben differente dal diario alimentare o di allenamento.  Uno studio recente  ha analizzato un gruppo di donne insoddisfatte del loro peso e hanno rilevato che completando un esercizio di scrittura di 15 minuti su un importante problema personale sono riusciti a perdere almeno 3 kg in un periodo di 3 mesi.  Ii ricercatori ritengono che riflettere sui valori possa servire da cuscinetto per lo stress è l’incertezza che portano al consumo emotivo e aiutare a mantenere l’autocontrollo in situazioni difficili.  Per raccogliere i benefici il consiglio è di tirare fuori un diario impostare il timer e parlare liberamente di ciò che è importante per se stessi.

2. Fatti un selfie

Sembra strano ma il fatto di farsi una foto prima di iniziare un percorso di dimagrimento ha dimostrato dare uno stimolo in più nel portare a termine il percorso iniziato,  test dimostratosi valido da uno studio fatto.  Per questo motivo nel nostro metodo facciamo sempre foto all’inizio, durante e alla fine del percorso e le soddisfazioni che derivano dal vedersi cambiata non hanno uguali! Anche perché la nostra tendenza è quella di vederci sempre uguali e non renderci conto di cambiamenti.

3. Riorganizza il tuo piatto

Alcuni sono ancora molto legati al piatto di pasta prima e al secondo dopo o a dare molto spazio solo alle proteine pensando che non facciano ingrassare. Ma un eccesso di proteine si trasforma ugualmente in zuccheri per cui l’importanza più elevata deve essere data alle verdure ricche anche di fibre che tra l’altro dimezzano l’indice glicemico anche delle proteine.

Per cui prendi un piatto piano grande e dividilo a metà, una metà deve essere occupata interamente da verdure, l’altra metà dividila ulteriormente a metà e una parte occupa la con le proteine l’altra puoi alternare i cereali integrali (se non ne puoi fare a meno) tipo riso o farro o semi e grassi buoni tipo frutta secca. In questo modo non avrai neanche il problema di contare calorie o pesare gli alimenti.

4. Fai una lista precisa della spesa

Cerca di non andare al supermercato con le idee confuse lasciandoti ispirare da quello che trovi,  ricorda che tutte le corsie dei supermercati sono organizzate per farti spendere soprattutto in cibo spazzatura o in alimenti non essenziali. Per cui fatti una lista accurata delle cose che realmente ti servono per due motivi: 1.  non comprerai cose superflue rischiando di riempire il frigo e poi buttare il cibo che scade a breve; 2. non ti farai tentare dal comprare il cibo spazzatura! Anche perché se non lo hai in casa è indubbiamente più semplice non mangiarlo.  Se non hai tempo puoi anche optare della spesa on-line ormai sono sempre più numerose le strutture che consegnano a domicilio.

5. Organizza la dispensa

Se hai ancora cibo spazzatura o merendine o sei obbligata a comprarlo per marito e figli (sebbene non comprarlo non far altro che migliorare il benessere anche loro) cerca di posizionarlo in un posto piuttosto scomodo nella dispensa nell’ultimo ripiano in alto o in fondo dietro snack più sani tipo frutta secca o qualche snack proteico.

6. Rendi pratico il cibo sano

Quando si torna a casa affamati dal lavoro si ha voglia di mettere in bocca la prima cosa che ci viene davanti,  se nel frigo ci sono verdure da pulire tagliare e preparare ovviamente si otterrà per qualcosa di più comodo! Per cui è sempre buona abitudine avere verdure crude e ortaggi belli tagliati e puliti subito disponibili nel frigo, così da essere pronti per essere mangiati tipo finocchi che, oltre ad essere ricchi di acqua e avere un potere saziante importante, costringono a masticare per diverso tempo il che manda impulso al cervello e comunica che si sta mangiando . E mi collego Al punto successivo.

7. Non mangiare di fretta

Cerca di prenderti del tempo per sederti e concentrarti su quello che stai mangiando cercando di realizzarne le proprietà.  Cerca di masticare ogni boccone dalle 20 alle 30 volte,  se mangi di fretta mentre stai facendo altro al cervello non arriva proprio l’impulso che stai ingerendo cibo e ti sembrerà di avere sempre fame o di non aver proprio mangiato

8. Non mangiare davanti alla TV o PC

Per perdere peso assicurati di pianificare i tuoi spuntini piuttosto che raggiungere qualsiasi cosa tu voglia. Uno studio ha scoperto che più le persone guardavano la TV, peggiori diventavano le loro scelte alimentari.  Inoltre un’altra ricerca mostra che le persone che mangiano mentre sono distratti ingurgitano il 10% in più in un solo patto rispetto a quanto farebbero altrimenti.

9. Imposta un Coprifuoco per i carboidrati

Se proprio non riesci a rinunciare a pane e pasta metti in atto una sorta di coprifuoco,  ossia una strategia che può aiutarti a dimagrire.  Ad esempio, per lo spuntino dopo cena opta per cibi ricchi di proteine e ad alto contenuto di grassi come mandorle o noci.  Eliminare i carboidrati a partire dal dopo pranzo porta il nostro organismo a bruciare i grassi

10. Fai il pieno di proteine

Oltre alle fibre le proteine sono un altro nutriente importante perché richiedono più energia per bruciare rispetto a carboidrati o grassi e, quindi, aumentano il  senso di sazietà.  Inoltre ti permettono di tenere sotto controllo i picchi glicemici per cui mantengono il senso di sazietà più a lungo.  Potresti provare ad inserire un pasto proteico anche a colazione, se proprio non ti piace il salato puoi optare o per un prodotto proteico o al massimo per dello yogurt greco senza frutta giunta e o grassi,  per renderlo gustoso puoi aggiungere due noci o mandorle e un po’ di eritritolo. Uno studio recente ha scoperto che gli spuntini di metà mattina possono compromettere gli sforzi nella perdita di peso.  Quindi, invece di cercare uno spuntino a metà mattina,  assicurati che la tua colazione sia sufficientemente saziante e soprattutto ad alto contenuto proteico in modo da mantenerti più sazio più a lungo.

11. Recita un mantra

Quando sembra quasi impossibile avere la forza di volontà o non abbattersi,  prova a recitare un mantra che ha un significato personale per te.  Se stai cercando di lavorare sulla tua forma fisica,  ad esempio,  ripeti una formula come: “ mi sento più forte e più sano ogni giorno che passa”.

12. Amati di più

Apprezza di più te stessa e i tuoi pregi,  non concentrarti su quelli che sono i tuoi difetti ma cerca di esaltare i tuoi pregi.  Trattati sempre con rispetto e amore come faresti con un bimbo,  questo ti porterà a dedicarti più tempo e dedicare più tempo alle cose che ti fanno stare bene che non siano solo i doveri.

13. Apri le persiane

Invece di trascinarti nel buio fino alla caffettiera quando suona la sveglia, apri tutte le persiane!  Gli studi dimostrano che le persone che si espongono direttamente alla luce solare al mattino tra le 8 e le 12 riducono il rischio di aumento di peso indipendentemente da quanto mangiano. I ricercatori pensano che sia perché il sole al mattino aiuta a sincronizzare il metabolismo in modo da bruciare i grassi in modo più efficiente.

14. Abbandona la macchina

Il trasporto pubblico la macchina degli ascensori possono farti risparmiare tempo ma ti impediscono anche di bruciare calorie.  Alcune abitudini, come prendere l’ascensore invece delle scale, fanno sì che si bruciano in media meno calorie al giorno.  Quindi il consiglio è di abbandonare la macchina e andare a piedi oppure salire le scale invece di affidarsi all’ascensore.  Chiaramente fare delle belle passeggiate appena se ne ha l’opportunità e attività fisica alla prima occasione.  infine:

15. Ricorda la regola dei tre giorni

 Uno studio ha rilevato che mangiare cibo malsano per tre giorni consecutivi non solo fa aumentare di peso e assumere più calorie ma può anche spostare il microbiota intestinale verso l’obesità.  Quindi ricordati che è importante fare il pasto libero ma questo non deve diventare un’abitudine quotidiana.  Concediti un unico pasto libero a settimana poi rientra immediatamente nelle sane abitudini.

Spero di averti riportato tanti piccoli spunti che ti possano aiutare a concentrarti sul tuo benessere più che semplicemente sulla perdita di peso perché come ormai è noto a tutti sentirsi bene con il proprio corpo mantenere un peso forma aiuta principalmente a prevenire problemi più seri legati alla salute stessa. Se poi da sola non riesci proprio a rimetterti in riga e vuoi una guida continua e costante che ti faccia da bussola per indicarti il percorso più adatto alle tue esigenze non hai che da prenotare la tua consulenza con me!

grasso addominale

Grasso addominale? Ecco i consigli della Personal Trainer per combatterlo

Spesso avere l’addome tonico e asciutto risulta essere uno degli obiettivi più difficili da raggiungere. Tutte noi sogniamo di indossare i nostri abiti preferiti in modo perfetto, ma spesso capita di sentici a disagio perché c’è sempre quella fastidiosa pancetta difficile da rimuovere.

Ma come fare?

Seguire un regime alimentare corretto e bere tanta acqua, sono le prime regole per contrastare il gonfiore addominale, a questo tuttavia, va aggiunta l’attività fisica, importante per riattivare il metabolismo e di conseguenza aumentare il consumo di kcal giornaliere.

Allenare gli addominali è una cosa seria, che non va tralasciata MAI durante la seduta d’allenamento!

I muscoli addominali sono noti più per il loro valore estetico e meno per il loro ruolo funzionale; in realtà, però, questi muscoli sono deputati a ricoprire importanti funzioni, come per esempio proteggere gli organi addominali interni, contribuire alla postura o a regolare la pressione intraaddominale. Tonificare l’addome significa creare una specie di “bustino”, un corpetto che tiene tutto il centro solido e stabile. Questo aiuta i muscoli paravertebrali a fare meno sforzo, evita slittamenti a livello della colonna, compressioni, protrusioni e gestione errata dei carichi.

crunch

Oggi vi svelerò alcuni dei miei esercizi preferiti per allenare i diversi muscoli dell’addome. Il più semplice ma anche il più efficace per me rimane il crunch.

CRUNCH

Durante questo esercizio verrà sollecitato il retto addominale superiore. Posizione supina, gambe piegate e divaricate, mani vicino le tempie senza incrociare le dita e sollevate di 40 gradi il busto. (3serie × 20 ripetizioni).

Sollevamenti gambe per allenamento del muscolo rettoinferiore

Distese a terra supine con le gambe dritte e le braccia lungo i fianchi, tenete le gambe unite e la schiena dritta mentre sollevate i piedi fino a formare un angolo di 90°

Mantenete la posizione per qualche secondo, poi tornate lentamente a terra (3 serie x 20 ripetizioni).

PLANK

Sempre uno dei miei preferiti! Sdraiatevi a terra prone e appoggiatevi sui gomiti a 90 gradi e sulla punta dei piedi.

Ora rimanete ferme in questa posizione più che potete. Questo è uno degli esercizi più efficaci (e anche faticosi) per allenare non solo gli addominali, ma anche i muscoli stabilizzatori. Questo esercizio deve essere fatto anche sul fianco laterale. La tecnica è la stessa del precedente plank questa volta sollevatevi appoggiandovi solo su un avambraccio (destro o sinistro) e puntando l’altra mano al soffitto. Mantenete la posizione per 30 secondi e poi ripetete sull’altro lato.

plank

E se vuoi tornare in forma senza stress, inizia dalla nostra prima consulenza. InLineaDonna è un centro specializzato in dimagrimento e rimodellamento; faremo un’approfondita analisi sul tuo stato attuale e studieremo il programma migliore per te.

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Come effettuare un auto massaggio anticellulite in 5 semplici mosse

Le creme anticellulite possono essere un valido aiuto per combattere questo antiestetico inestetismo, sempre se affiancate da sport e alimentazione sana (come abbiamo detto più volte). Oggi ti mostriamo come effettuare un ottimo massaggio anticellulite in 5 semplici mosse!

La cellulite infatti causa ipertrofia delle cellule adipose, che riducono la grandezza dei capillari e li rendono più fragili. In questo modo la circolazione peggiora e si accumulano liquidi tra gli spazzi intercellulari. Le creme anticellulite attivano un enzima che riduce le cellule adipose, chiamato lipasi. così le pareti dei capillari vengono rinforzate e il drenaggio dei liquidi funziona meglio.
Le creme più efficaci anticellulite sono:

  • Crema cellulite GB COSMETICS – un concentrato di principi attivi specificamente usato per contrastare gli accumuli adiposi e la pelle a buccia d’arancia elasticizzando e tonificando la silhouette. Adatta per chi presenta cuscinetti adiposi e inestetismi della cellulite
  • Crema drenante GB COSMETICS – grazie ai suoi principi attivi riduce notevolmente il ristagno dei liquidi, risultando indispensabile nel trattamento di cellulite e adiposità localizzate.
  • Gel refrigerante GB COSMETICS – gel intensamente rinfrescante, è indicato per dare sollievo alle gambe pesanti, affaticate soprattutto nel periodo estivo dove tendiamo ad accumulare più liquidi negli arti inferiori

IL MASSAGGIO FAI DA TE

Avere una buona crema è fondamentale ma bisogna saperla applicare! Un buon massaggio, infatti, attiva la circolazione sanguigna e linfatica, migliora gli scambi cellulari e facilita l’eliminazione delle tossine. E’ importante eseguirlo con regolarità, almeno una volta al giorno, per una decina di minuti e preferibilmente dopo il dry brushing, sulla pelle asciutta. Bastano pochi minuti, un po’ di pazienza e otterrai ottimi risultati!

Per iniziare metti una piccola quantità di prodotto nel palmo delle mani e massaggiala su gambe, cosce, interno coscia e glutei. Ricordati che la crema anticellulite va sempre applicata su:

  • GAMBE effettuando movimenti circolari in senso orario e dal basso verso l’alto. Inizia sempre dall’esterno coscia verso l’interno, poi risali verso i fianchi e su fino al ventre;
  • BACINO massaggiando come a disegnare dei grandi  cerchi con il palmo della mano ben aperto e ‘piatto’.

AUTO-MASSAGGIO ANTICELLULITE, 5 TECNICHE PER SMALTIRE IL GRASSO

1. TECNICA DELLO SFIORAMENTO

TECNICA SFIORAMENTO

Fai scivolare le dita sulla pelle con leggeri sfioramenti , dal basso verso l’alto e con movimenti circolari. Ripeti il massaggio con il palmo della mano, sempre sfiorando delicatamente la pelle.

A cosa serve? A preparare la pelle

2. TECNICA DELL'IMPASTAMENTO

tecnica impastamento

Con il pollice e due dita di ciascuna mano, pizzicottati la pelle, poi falla ruotare con i pollici con un movimento ad impasto.

A cosa serve? A migliorare gli scambi cellulari e ad attivare la microcircolazione

3. TECNICA DEL FERRO DA STIRO

tecnica ferro stiro

Posiziona le mani ben piatte, pollici aperti, sulle cosce e sulle natiche. Prendi la pelle tra le dita della mano destra e della mano sinistra ed esercita una torsione dirigendo la pelle in direzioni opposte.

A cosa serve? A distendere la massa muscolare e a ridare elasticità alla pelle.

4. TECNICA DELLA FRIZIONE PROFONDA

TECNICA FRIZIONE PROFONDA

Con le dita esercita sulle zone da massaggiare una pressione con movimenti circolari in senso orario. I gesti devono essere eseguiti perpendicolarmente rispetto ai muscoli.

A cosa serve? A migliorare la circolazione sanguigna e a favorire l’ossigenazione dei tessuti.

5. TECNICA DEL PICCHIETTAMENTO

TECNICA DEL PICCHIETTAMENTO

Con le mani chiuse a pugno esercita dei colpi lievi ma regolari e decisi. Ricorda che un buon massaggio non deve lasciare lividi sulla pelle. Evita l’interno coscia.

A cosa serve? A riattivare la circolazione sanguigna.

Hai visto come sono semplici queste manualità?! Falle tutte le volte che applichi la crema specifica e vedrai la differenza!!

Un corretto regime alimentare, una costante attività fisica, il giusto apporto di liquidi e l’applicazione di creme specifiche sono la base da cui partire per ottenere i risultati desiderati ma esistono anche metodi innovativi che ti aiuteranno a combattere la cellulite in maniera intensiva, come ad esempio il nostro

METODO IN LINEA DONNA

Grazie all’utilizzo di tecnologie di ultima generazione riusciamo a ripristinare un corretto microcircolo cutaneo, in grado di smaltire la stasi dei liquidi in eccesso e migliorare il tessuto connettivo-fibrosi, a modellare e a tonificare.

CELLULITE

Cellulite esci da questo corpo!!

La cellulite è uno degli inestetismi più frequenti nelle donne in età fertile si caratterizza per l’antiestetica pelle a buccia d’arancia e rappresenta uno dei motivi di disagio o imbarazzo per le donne. Quante volte ti sarà capitato di dover indossare il costume al mare o in piscina e provare un po’ di vergogna per quella pelle poco tonica e per nulla gradevole ai tuoi occhi?

E’ vero bisogna accettare il proprio corpo e non inseguire la perfezione ma il più delle volte basta qualche piccola accortezza e un po’ di nozioni base sulla nostra nemica numero uno per non farsi trovare impreparate. Se migliori il tuo corpo e ti piaci di più, aumenti anche la tua autostima. Allora perché non provare!?

Cos’è la cellulite?

Quando il tessuto adiposo si accumula in modo eccessivo nello strato sottocutaneo e intrappola anche l’acqua, si forma quella che volgarmente viene detta cellulite. In realtà il meccanismo di formazione è legato ad una disfunzione del microcircolo, ovvero della piccola circolazione, in quei distretti che tende a creare delle sacche fibrotiche che intrappolano il tessuto adiposo e l’acqua

La classificazione della cellulite

Non tutta la cellulite è uguale, possiamo individuare 3 stadi basati sulla gravità e impatto estetico:

  • primo stadio cellulite edematosa: è caratterizzata da una stasi di liquidi nelle classiche zone in cui si accumula la cellulite
  • secondo stadio cellulite fibrosa: si inizia a notare il caratteristico aspetto “a buccia d’arancia”
  • terzo stadio cellulite sclerotica: nell’ultimo stadio il tessuto cutaneo è duro dal profilo irregolare per la presenza di noduli di dimensioni più grandi e dolenti al tatto

Molti tendono a confondere cellulite e ritenzione idrica. La ritenzione idrica è una raccolta eccessiva di liquidi tra le cellule che non si distribuiscono bene e si accumulano tra i tessuti, invece la cellulite è la conseguenza di processi infiammatori che riguardano i vasi sanguigni, il tessuto adiposo e quello interstiziale. Quindi se soffri di ritenzione idrica non per forza avrai come conseguenza la cellulite, stessa cosa vale per il contrario non è detto che la presenza della cellulite indichi un problema a livello linfatico .

Le principali cause

 la pannicolopatia edemato fibrosa  – questo è il termine medico con cui si definisce la alterazione del tessuto sottocutaneo- ha cause diverse.

Le donne sono maggiormente predisposte a questo inestetismo per ragioni ormonali e costituzionali.  anche L’aumento di peso favorisce enormemente gli accumuli adiposi così come la scarsa attività fisica.  ma non è detto:  si può essere predisposti alla cellulite anche se non si è in sovrappeso.  anche un abbigliamento poco comodo come jeans o leggins troppo stretti e i tacchi alti indossati per molte ore della giornata contribuisce ad una cattiva circolazione e favorisce la cellulite.  Quindi meglio optare per un abbigliamento comodo soprattutto se sei seduta tutto il giorno in ufficio o all’università.  inoltre può colpire Aree differenti dipende anche in questo caso dalla predisposizione personale e dall’adipe localizzato.

Generalmente le zone più colpite sono:

  •  fianchi ( uno dei primi posti dove compare)
  •  cosce ( una delle zone più colpite in assoluto)
  •  braccia
  •  glutei ( spesso mescolata a grasso autentico)
  •  addome ( si presenta con noduli e gonfiore diffuso)
  •  la nuca ( si manifesta in età adulta in chi sta molto seduto a causa della postura errata)
  •  le braccia ( si presenta con la caratteristica mollezza)
  •  le gambe ( colpisce fino alle caviglie con gonfiore diffuso)

I sintomi:

  •  dolore al tatto
  •  presenza alla palpazione di micro o macro noduli
  •  presenza di smagliature
  •  predisposizione e lividi,  Basta un piccolo urto e compare una macchia bluastra dovuta ai vasi sanguigni fragili e alla circolazione alterata
  •  sensazione di peso:  ti avverte anche se non si è affaticati

 

 Come combattere la cellulite

  • Alimentazione sana ed equilibrata

 il primo rimedio da adottare per combattere la cellulite e quello di cambiare la propria alimentazione in favore di uno stile più sano ed equilibrato.  è fondamentale l’idratazione.  devi Dunque preferire quei cibi che sono più ricchi di acqua e di principi che aiutano a diminuire l’infiammazione.  in questo senso hai l’imbarazzo della scelta come ad esempio:  ananas asparagi cetrioli cipolle lattuga ecc.

Naturalmente dovrai bere almeno un litro e mezzo di acqua al giorno,   meglio se due.  al contrario di quanto credono in molti Infatti l’acqua non gonfia.  servi invece a depurarti aiutando il tuo fisico ad eliminare le tossine è il sale in eccesso.  ci sono anche degli alimenti che devi assolutamente evitare ad esempio cibi troppo salati salumi e insaccati snack industriali.  piuttosto Inserisci nella tua alimentazione ci veda alto contenuto di fibre che migliorano il transito intestinale Riducendo l’accumulo di zuccheri e grassi.

  • Combattere la cellulite con lo sport

Insieme al cibo lo sport È uno dei rimedi principali per chi soffre di cellulite.  in in fa fa a a mi e 24 il energetico del tuo metabolismo basale.

Inoltre ti rende più tonica ed elimina piano piano  la cellulite dal tuo corpo ma fai attenzione è importante come per l’alimentazione che l’attività fisica sia costante e duratura nel tempo

  • Le migliori creme anticellulite

 Anche le creme anticellulite possono essere un valido aiuto se affiancate da sport e alimentazione sana.  la cellulite Infatti causa ipertrofia delle cellule adipose che riducono la grandezza dei capillari li rendono più fragili.  in questo modo la circolazione peggiora e si accumulano liquidi tra gli spazi intercellulari.  le creme anticellulite attivano un enzima che riduce le cellule adipose chiamato lipasi.  così le pareti dei capillari vengono rinforzate e il drenaggio dei liquidi funziona meglio. 

Dopo aver messo in pratica i consigli su alimentazione sport e applicazione di creme specifiche non ti resta che ricorrere a trattamenti specifici.  uno dei più classici e la mesoterapia si utilizza farmaci lipolitici e farmaci drenanti.  Ma esistono anche i trattamenti più innovativi come il metodo in linea donna con l’utilizzo della nuova tecnologia che mira a ripristinare un corretto microcircolo cutaneo in grado di smaltire la Stasi di liquidi in eccesso e migliorare il tessuto connettivo-fibrosi a modellare e tonificare.

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